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Oggi, Credo sia doveroso per me raccontarvi una storia (probabilmente l’ultima dell’anno), un po' diversa dalle altre, sinceramente non so se vi piacerà, ma mi sento di farlo per stimolare la vostra sensibilità ed il rispetto che ho per decisioni difficili. E allora ve la racconto, così com’è venuta. -----------------------------
GIANO BIFRONTE E MARIOBLACK
Giano è una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana, latina e italica ed è il Dio degli inizi. Giano presiede infatti a tutti gli inizi, i passaggi e le soglie, materiali e immateriali, come le soglie delle case, le porte (ianuae), i passaggi coperti (iani), i ponti sovrastati da un arco, ma anche l'inizio di una nuova impresa. Custodisce le entrate e le uscite. Per questo nel calendario romano, Numa Pompilio dedicò a Giano il primo mese successivo al solstizio d'inverno (il nome Gennaio da ianuarius), che poi passò a essere il primo dell'anno, l’inizio, il mese che presiede alla transizione dall’anno vecchio a quello nuovo. Solitamente Giano è raffigurato con due volti (il cosiddetto Giano Bifronte), poiché il Dio ha un dono particolare: può guardare il futuro e il passato (ma non il presente). E’ un dio che guarda al futuro e al passato proteggendone i legami.
MarioBlack è un ragazzo di Cassinetta di Lugagnano, un paesino caratteristico a 35 km da Milano abitato da 1.891 abitanti, anche se solo 993 vivono nel borgo antico. E’ un paesino posto sul Naviglio, diviso in due borghi dallo storico ponte in granito che lo attraversa. Sulla sponda destra si sviluppò il borgo antico di Lugagnano, di origine romana. Mentre a sinistra del Naviglio troviamo Cassinetta. Giano, dal ponte, guarda da una parte Cassinetta e dall’altra Lugagnano e ne protegge l’entrata e l’uscita da entrambi i lati, perché dove una parte è l’uscita, dall’altra è l’entrata e viceversa. MarioBlack ha 19 anni, è nato e vive da sempre a Cassinetta di Lugagnano. Il suo nomignolo deriva dalla sua passione per Super Mario Bros che lui disegna continuamente, da quando aveva 10 anni. Ma MarioBlack non colora mai il suo disegno con i classici rosso (della maglietta e del cappello) e blu (della tuta). Lascia sempre il suo disegno in bianco e nero. Da qui il suo nomignolo MarioBlack. MarioBlack adora Super Mario Bros perché gli ricorda il papà Carlo, un uomo tutto di un pezzo che lavora con una tuta blu in una fabbrica di Abbiategrasso (come tantissimi uomini e donne dei paesini del Naviglio), con dei bei baffoni neri come Mario. Il papà è stato sempre una sorta di supereroe per MarioBlack. E’ molto legato al papà sin dai primi ricordi, quando, da piccolo, Papà Carlo lo portava tutte le domeniche nelle lunghe passeggiate in bicicletta sul Naviglio, dove a volte facevano anche 10/15 Km, e gli raccontava la storia di tutte le ville nobiliari che trovavano sulla strada. Ogni villa qui ha una storia e papà Carlo le conosceva tutte (chissà se le inventava!) perché ogni villa ha una storia, essendo stata costruita per permettere ai proprietari di controllare la gestione dei terreni da parte dei fittavoli. Le ville sono rimaste nel tempo splendide come lo erano secoli fa e conservano nelle loro mura le loro tante storie. Ma le sembianze di puro supereroe del papà agli occhi di MarioBlack cominciarono a farsi strada quando aveva 10 anni e mamma Ludovica morì per un’aneurisma cerebrale improvvisa, lasciando da soli Papà Carlo, Marioblack e Sofia, la sorellina che allora aveva poco più di 1 anno. L’aneurisma cerebrale è una dilatazione di un’arteria cerebrale. A causa di questa dilatazione, dovuta a un’anomala perdita o all’assenza della tonaca muscolare (uno dei 3 strati dell’arteria), la parete dell’arteria risulta più fragile e debole e, pertanto, vi è il rischio di rottura dell’aneurisma. Purtroppo per mamma Ludovica la rottura è avvenuta. MarioBlack ricorda benissimo quel giorno, la Mamma avverti un terribile mal di testa quando erano a fare una scampagnata sulle sponde del Naviglio. Corsero in ospedale con la vecchia Fiat Punto di Papà. MarioBlack badò tutto il tempo dell’ospedale alla piccola Sofia, che non faceva che piangere, finché non cominciò a disegnare la faccia di Super Mario Bros e la bambina si calmò. Anche se non aveva con sé i colori in ospedale, la faccia di MarioBros in bianco e nero calmò ugualmente la bambina. Per Mamma Ludovica non ci fu purtroppo niente da fare. Da quel giorno Papà Carlo diventò un Supereroe e MarioBlack cominciò a disegnare continuamente Mario Bros, ma senza mai colorarlo. Gli anni successivi furono difficili, nonna Velia, la mamma di Ludovica, dava una mano a Carlo - che lavorava nella fabbrica di Abbiategrasso anche oltre le ore 22 e sei volte al mese faceva “la notte” - soprattutto con la gestione dei bambini e soprattutto con Sofia che era piccolissima. I momenti più difficili erano le recite di Natale. Sofia non ha mai potuto avere l’abbraccio e il bacio della mamma dopo la recita. Ma Papà Carlo sapeva in qualche modo sopperire a quella mancanza. I bambini erano orgogliosi di papà Carlo, SuperPapàCarlo. A volte, nelle sere di inverno, davanti al camino, Papà e MarioBlack raccontavano a Sofia della Mamma e di come era bella e solare. Le raccontavano aneddoti e si soffermavano sui momenti passati insieme e sulle vacanze. L’ultima vacanza che fecero fu l’unica in cui c’era già anche Sofia; Andarono in montagna, a San Candido. Fu bellissima. Sopra il camino domina da sempre una foto di tutta la famiglia al lago di Braies, posto bellissimo visitato in quella vacanza. Una gita stupenda, un momento di felicità indimenticabile. Nella foto Papà Carlo ha in braccio Sofia, Mamma Ludovica e MarioBlack sono completamente zuppi perché MarioBlack, che aveva 10 anni, era caduto nel Lago nel punto in cui l’acqua è bassissima mentre giocava con una amichetta, Carola, una bambina dai lunghi capelli biondi della sua età che aveva conosciuto al lago. Mamma lo aveva ripescato, sorridendo. Fu un momento esilarante. La foto sta lì a ricordarlo. La foto fu scattata dai genitori campani di Carola. Le due famiglie trascorsero l’intera giornata insieme e la sera andarono a mangiare in una baita sopra San Candido. Fu una giornata bellissima. Purtroppo non si erano più rivisti, nonostante i buoni propositi. Erano quelle strane amicizie casuali che cominciano e finiscono in una vacanza. Ma Papà Carlo prendeva in giro scherzando MarioBlack perché sosteneva che si vedeva che Carola gli piaceva tanto. MarioBlack arrossiva sempre e diceva al papà di smetterla. Sofia rideva! I racconti davanti al camino di Carlo e MarioBlack finivano inevitabilmente con un pianto, ma stranamente era sempre un pianto di velata felicità, non di tristezza. Marioblack ha un legame molto forte con la sorellina Sofia, non è solo il fratello maggiore, ma qualcosa di più. MarioBlack vuole studiare Medicina. MarioBlack vuole fare il neurochirurgo. Non Vuole che nessuno più muoia di aneurisma celebrale. E vuole studiarla in lingua inglese. Il concorso europeo è difficilissimo. Ma MarioBlack è in graduatoria, attorno alla 1.130-1150 posizione. Ovviamente prima scelta Milano (Bicocca e Statale), gradatamente mette tutte le altre scelte, partendo da quelle più vicino a Milano, quindi prima Pavia, poi Torino, poi Bologna, per ultime Bari e Messina. Negli anni precedenti a Milano sono arrivati a chiamare fino alla posizione 1200 (nell’anno 2020). A Pavia sono arrivati a chiamare fino alla posizione 1172 (nel 2020), 1786 (nel 2021), 1681 (nel 2022). MarioBlack ci spera, anche perché qualche gestore di corsi specializzato parla di scorrimenti anche di 300 posizioni per volta. Comunque lui ha messo anche Bari e Messina. Poi, se del caso, deciderà. Ma le cose non vanno come gli anni precedenti purtroppo. La graduatoria si muove molto lentamente nel 2023. MarioBlack conferma sempre, fino alla fine, ma piano piano chiudono tutte le sedi vicino Milano. Prima Bicocca, poi Statale, poi Bologna, poi Torino, poi Pavia… non rimane che Bari (dove nel frattempo MarioBlack è anche in buona posizione in graduatoria per una borsa di studio in Puglia) e poi Messina, ma qui le cose si complicano. L’11 aprile Bari chiude a 1025. MarioBlack è out da Bari. MarioBlack è assigned Messina, l’ultima delle sue possibilità, ma dove non ha nulla, nemmeno una graduatoria per una borsa di studio come a Bari che avrebbe potuto convincerlo a lasciare per un pò la sua famiglia da sola. Non può consentire un grande sacrificio economico al papà ma soprattutto un ulteriore sacrificio emozionale alla sua famiglia. Mario non se la sente di lasciare papà Carlo e sua sorellina Sofia. MarioBlack renounced. MarioBlack è come il ponte di Cassinetta di Lugagnano, è come Giano Bifronte: da una parte guarda (e non dimentica) il passato e dall’altro deve necessariamente guardare solo il futuro. Mario Black è come Giano, che guarda al futuro e al passato proteggendone i legami. Il presente non lo vede, il presente non esiste in questo momento. Ma MarioBlack non saprà mai che, nel presente, è un Angelo custode. MarioBlack non saprà mai che, per effetto della sua rinuncia nel presente, il suo posto a Messina è andato a Carola, la bambina dai lunghi capelli biondi campana del lago di Bries, che ha fatto il suo stesso percorso e che era lì, seduta in panchina in graduatoria, ad aspettare il suo Angelo custode. La mattina successiva alla rinuncia all’immatricolazione a Messina, la sorellina Sofia va a svegliare MarioBlack nel suo letto. MarioBlack ha passato una notte insonne. Non ha fatto altro che pensare alla rinuncia, al presente che lui non vede. Ha fatto bene? L’angoscia lo divora, il presente non esiste, ma anche il futuro ora gli sembra pieno di nebbia. La sorellina ha fatto un disegno per MarioBlack e glielo consegna; E’ un disegno di SuperMarioBros vestito con un camicie da medico colorato di rosso e blu, colori puri, lucidi, accessi. MarioBlack è un supereroe per la sorellina, …certamente e finalmente a colori, non in bianco e nero e MarioBlack vede improvvisamente di nuovo chiaro il suo futuro a colori, ma per la prima volta vede anche il presente. MarioBlack è un supereroe certamente non solo agli occhi della sorellina, ma anche ai nostri occhi e soprattutto a quelli di Carola, che vede anche lei finalmente materializzarsi il suo presente, ma anche il suo futuro e che si è iscritta a Messina. Carola non saprà mai che il suo Angelo Custode è quel bambino del Lago di Braies e certamente non saprà mai perché quel bambino ha rinunciato; Però nel suo intimo lo ringrazia ogni sera e qualcuno lassù ascolterà, perché non c’è futuro, senza passato e perché, nell’eterno ritorno all’uguale, il passato genera il futuro attraverso un legame inscindibile, ma il passato è, esso stesso, futuro.
"Il mondo va sempre, muovendosi in cerchio e partendo da sé stesso a sé stesso ritorna" (Macrobio).
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La storia è dedicata a tutti quelli che rinunciano, a quelli che abbiamo imparato a chiamare “gli angeli custodi inconsapevoli”, senza i quali non ci sarebbero gli scorrimenti, perché dietro ogni rinuncia c’è una persona, un volto, una storia vera, una sofferenza, un sacrificio, ma soprattutto una motivazione che nessuno di noi mai conoscerà.
Onore a loro, onore ai tanti “MarioBlack” che ci sono stati anche oggi (ben 12), supereroi inconsapevoli di questo nostro strano mondo ed esauditori incoscienti dei sogni delle tante “Carola”.
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