Alternative DA EVITARE per chi NON supera la prova d'ammissione

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    Il quiz e' vicino e a Ottobre molti saranno iscritti a medicina in Italia, altri saranno in coda in graduatoria in attesa di un posto e TANTISSIMI altri(parliamo di decine di MIGLIAIA) cercheranno alternative anche all'estero.
    Ogni anno molti candidati non riescono ad approdare al loro sogno e quindi si mettono a studiare alternative all'iscrizione al primo anno di un ateneo Italiano.
    Molti cercheranno una via di fuga all'estero, pensando che equivalga o addirittura sia migliore della qualifica Italiana.
    Si,ci sono molti paesi dove studiare medicina e' nettamente una migliore esperienza che in Italia, ma questo mio post vuole attirare la vostra attenzione a dei corsi "bidone" che costano un monte di soldi e sono generalmente gestiti da organizzazioni a scopo di lucro.
    Vi invito a leggere attentamente questo topic nella sezione "studiare all'estero"

    Edited by Careggi - 28/8/2016, 13:36
     
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  2. Filippo1992
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    salve a tutti sono Filippo e sono un normale studente della MUS (Medical University of Sofia), non lavoro con associazioni o nulla di simile, sono semplicemente uno studente ormai alla fine del quinto anno.
    un amico mi ha parlato di questo forum, ho letto "questo topic" e ho pensato di scrivere per chiarire un po, visto che a quanto pare qui non ci capisce nulla nessuno, giustamente.

    Allora, la MUS è un università validissima. Io personalmente la metterei in competizione con una qualsiasi università italiana, e non lo dico perche studio qui o per qualche motivo personale, di occasioni per tornare a studiare in italia ce le ho avute in questi anni, (dato che passai anche il test d'ingresso italiano al mio secondo anno accademico qui) ma lo dico con cognizione di causa, visto anche che mentre io studio qui la mia ragazza è al quinto anno all'università di medicina di Siena (perchè lei entro al test al primo colpo al contrario di me e incredibilmente siamo sempre insieme dopo 5 anni di relazione a distanza). quindi ho avuto nel mio piccolo la possibilità di valutare molto bene le somiglianze e le differenze fra sistema scolastico bulgaro e italiano e vi garantisco che non c'è paragone!

    La MUS mi ha permesso di studiare anatomia su ossa e cadaveri per (almeno) due volte a settimana durante i primi due anni di corso; fisiologia,biologia,chimica e tutte le materie precliniche sono sempre state affiancate a lezioni pratiche in laboratori specializzati all'interno dell'università stessa oltre che alle classiche e noiose lezioni frontali (di cui l'italia si vanta tanto..chissa perchè) in una ratio 1:1 (cioè per ogni lezione frontale c'è una lezione pratica, tutto quello che fai in teoria poi lo rifai praticamente diviso in gruppi di max 10-12 persone). I professori sono sempre stati più che competenti e volenterosi di insegnare, chiedendoci di andare a lezione a volte anche di domenica per recuperare/approfondire e rendendosi sempre molto disponibili. Dal terzo anno in poi parte il sistema d'insegnamento anglosassone, cioè non ci sono più corsi e esami semestrali ma ci sono i cosiddetti "cicli", dove ogni materia che dovrai affrontare, da patologia a medicina interna ecc ecc sara affrontata a se: per esempio se hai il ciclo di neurologia, avrai un mese di lezioni (sia pratiche in reparto che teoriche) solo di neurologia, e alla fine dei 30 giorni direttamente l'esame. quindi dalla fine dal terzo anno in poi, inizierai ad andare in reparto fra i pazienti, a fare anamnesi e discutere i casi con i dottori (in gruppi di max 10-12 persone ancora) praticamente tutti i giorni e non avrai lo stress di dover preparare 20 esami insieme (cosa secondo me impossibile) alla fine di ogni semestre.

    in più l'università ospita annualmente alcuni fra i più importanti congressi medici in europa, come per es l'icms (http://icmsbg.org/) dove abbiamo l'opportunità di fare workshops interessantissimi, assistere a lectures di professori/dottori/scienziati di fama internazionale ( quest'anno 2017, ci saranno PROF. GIANNI ANGELINI-University of Bristol; DR. REBECCA SPENCER-University College London;PROF. ROBERT THOMAS- Cambridge University;PROF. TOMAS HANKE-University of Oxford) e presentare i nostri abstract scientifici competendo per la pubblicazione!

    oltre a tutto ciò vorrei aggiungere che gli ospedali in cui facciamo lezione sono i migliori in bulgaria, è vero che ci siamo ritrovati in alcuni reparti un po anni settanta a volte, ma la maggior parte vi garantisco che sono molto moderni e con tutte le attrezzature necessarie,capiamo per favore che nel 21esimo secolo la bulgaria non è una nazione del terzo mondo come molti/troppi pensano.... guardatevi Aleksandrovska hospital, st ekaterina, isul, sv naum, losenez hosp ecc , tutti ospedali importanti e rinomati in bulgaria. Chiaramente anche per i dottori/professori vale lo stesso, non manca assolutamente nulla! e se proprio volete avere esperienze in ospedali ultra-moderni (con tanto di cessi riscaldati) potete fare anche quello (come me), e andare al TOKUDA hospital o al CITYCLINIC, ospedali privati a cui gli studenti MUS hanno praticamente accesso garantito in un qualsiasi momento durate l'anno per ogni qualsivoglia materia clinica. insomma, se hai voglia di fare qui non manca nulla!


    infine, per quanto riguarda la cepu e chiasso vi dico non fidatevi, non ci andate a Chiasso, è inutile e poi non c'è la certezza del reinserimento al terzo anno nonostante tutto quello che la cepu possa dirvi...se volete iscrivervi la possibilità c'è, non è una bufala, ma venite qui diretti e non pagate cepu perchè sono dei ladri! (li odio tutti e spero che leggano questo post prima o poi!)

    se poi volete altre informazioni vi linko il sito che feci io, ormai 4 anni fa, proprio per spiegare tutte queste belle cose e altro ancora....adesso torno a studiare pediatria, buona giornata!

    https://medicinasenzatest.wordpress.com/
     
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  3. ninocarlino
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    Scusa, due domande solo e poi ti lascio al tuo Paradiso terrestre. Perché hai riprovato il test in Italia per poi non utilizzarne il frutto e per quale cavolo di motivo i medici che escono dalle nostre università se li accaparrano anche all'estero e i laureati della Bulgaria non se li fila nessuno, Italia in primis? In ogni caso, congratulazioni per la durata della relazione a distanza!!!!
     
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  4. Filippo1992
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    Allora, non voglio discutere, io ho scritto qui solo per informarvi. Questa è la situazione in Bulgaria che io ho vissuto nei miei ultimi cinque anni.Che tu ci creda o no "ninocarlino" queste sono state le mie scelte e di certo non devo dare spiegazioni a te, sul fatto dei laureati bulgari ti sbagli di grosso! Ora,sicuramente te ne conoscerai tanti di laureati della MUS, ma si da il caso che le conosca anch'io, adesso lavorano in inghilterra,germania, alcuni negli anni si sono ritrasferiti in italia senza problemi. ogni anno a Sofia c'è la fiera del lavoro che ti mette in collegamento con alcune fra le più prestigiose università di specializzazione europee...(www.medpharmjobs.com/fairs/400,bulgaria-sofia2), controllate voi..
    adesso decidete voi che farne di queste informazioni, speravo di esservi utile perchè io avrei pagato oro per sapere queste cose quando decisi di venire a Sofia, tutto qui.
    Adesso, se devo continuare a rispondere a ragazzini presuntuosi smetto e abbandono definitivamente il blog, se qualcuno invece ha delle domande serie benvenga.. sto solo cercando di dare una mano.
     
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  5. co3
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    Ciao Filippo, credo che ninocarlino non sia un ragazzino ma la madre... credo che se Filippo abbia scelto la Bulgaria al posto dell'Italia abbia le sue buone ragioni e trovo che sia irrespetoso chiamarlo Paradiso terrestre, perchè sicuramente dovrà sopportare le sue sofferenze come la lontananza dalla famiglia e dalle fidanzata. Vorrei anche dire alla Signora, senza fare polemica, che io vorrei diventare un medico a prescindere da chi un domani mi vorrà accaparare, :-) I componenti della mia famiglia ogni qualvolta hanno avuto necesittà di cure sono andati all'estero, da Barraquer a Barcellona, al Madame Curie o al Rousseau a Parigi persino in Svizzera e si sono affidati a medici che sicuramente non hanno studiato in Italia, potrei continuare ma come ho detto non voglio fare polemiche su chi sarà o meno un buon medico e su chi avrà più possibilità di lavoro laureandoti a Sofia a Catanzaro o a Genova, ma siccome ho molti amici che parlano della possibiltà di andare all'estero compreso la Bulgaria, vorrei sapere ma con la lingua...si studia in inglese? E con i pazienti ?! E per la parte logistica, vi sono case dello studente o ci si può prendere un appartamento e i costi sono alti?! Io quest'anno, per poco non entrerò a Catanzaro, sono rimasti 9 posti e davanti a me ce ne sono 30, sto sperando ma sono consapevole che sarà impossibile, dovrò a settembre ritentare e mi rendo conto anche che un'Università all'estero dovrà essere valutata! Grazie
     
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  6. co3
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    Ps qualcuno sa dirmi qualcosa sulle università in Spagna?
     
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    Filipponassi, non siamo ragazzini presuntuosi ma semplici persone con il coraggio di affrontare con sacrificio la realtà di questo nostro paese (soprattutto se non abbiamo la possibilità o la voglia di trovare una scappatoia).

    A tutti dico soltanto una cosa. Prima di valutare opzioni alternative prendete opportune informazioni perché il medico italiano laureato nella UE, prima di potersi iscrivere all’Ordine ed esercitare la professione in Italia, deve ottenere il riconoscimento della laurea comunitaria.

    Piccolo Vademecum
    Per prima cosa è opportuno classificare le varie ipotesi che si possono presentare:

    1) Medici con cittadinanza ITALIANA che si sono laureati all’estero, in un Paese UE;
    2) Medici con cittadinanza ITALIANA che si sono laureati all’estero, in un Paese NON UE;
    3) Medici con cittadinanza UE, che si sono laureati in Italia;
    4) Medici con cittadinanza UE, che si sono laureati in un Paese UE;
    5) Medici con cittadinanza UE, che si sono laureati in un Paese NON UE;
    6) Medici con cittadinanza NON UE, che si sono laureati in Italia;
    7) Medici con cittadinanza NON UE, che si sono laureati in un Paese UE;
    8) Medici con cittadinanza NON UE, che si sono laureati in un Paese NON UE.

    Ipotesi n. 1 – Medici cittadini ITALIANI laureati nella UE
    In Italia l’autorità competente a pronunciare il riconoscimento delle lauree in medicina e in odontoiatria è il Ministero della Salute, al quale va presentata apposita domanda utilizzando la modulistica disponibile sul sito internet del Ministero: www.salute.gov.it/ProfessioniSanitariePubblico/.
    Il Ministero della Salute esamina la domanda e, trattandosi di laurea conseguita nella UE, solitamente conclude tale esame piuttosto rapidamente con l’emanazione di un formale decreto di riconoscimento con valore abilitante del titolo che, a questo punto, è omologato e quindi utile per poter iscriversi all’Ordine (non è necessario sostenere l’esame di abilitazione).
    Il medico ha due anni tempo, quindi, per presentare domanda di iscrizione all’Ordine dei Medici competente per territorio (ossia quello della provincia dove il medico risiede) e, una volta iscritto, è legittimato ad esercitare la professione in Italia.

    Ipotesi n. 2 – Medici cittadini ITALIANI laureati fuori della UE
    Anche in questo caso il medico deve innanzitutto ottenere il riconoscimento del titolo da parte del Ministero della Salute, al quale è necessario presentare apposita domanda.
    Trattandosi però di laurea conseguita al di fuori della UE, il Ministero della Salute indice una Conferenza dei Servizi a cui partecipa anche il Ministero dell’Università. Tale Conferenza esamina il piano di studi del candidato e, alla fine, può pervenire a tre differenti conclusioni:
    - Accoglimento dell’istanza con immediato decreto di riconoscimento;
    - Prescrizione al candidato di una verifica della sua formazione attraverso una prova attitudinale oppure indicando gli esami universitari da sostenere presso un Ateneo italiano;
    - Rigetto dell’istanza.
    Nel primo caso (accoglimento dell’istanza) il medico ha due anni di tempo per chiedere l’iscrizione all’Ordine, come detto al punto precedente.
    Nel secondo caso (esami o verifica integrativi) il medico deve rivolgersi ad una Università e completare la formazione, come richiesto dalla Conferenza dei Servizi. Solo dopo aver completato questo passaggio, potrà ottenere il diploma di laurea valevole in Italia, cui dovrà seguire l’esame di abilitazione e, infine, l’iscrizione all’Ordine.
    Nel terzo caso, il medico non può ottenere l’iscrizione all’Ordine e quindi non è legittimato ad esercitare in Italia.

    Ipotesi n. 3 – Medici cittadini UE laureati in Italia
    Il medico cittadino UE gode del cosiddetto “diritto di stabilimento”, cioè può liberamente stabilirsi (cioè risiedere stabilmente) in un Paese dell’Unione Europea per esercitare la professione.
    Non è quindi necessario che abbia il permesso di soggiorno previsto dalla legge sull’immigrazione, ma comunque deve fissare la sua residenza in Italia, proprio per dimostrare il suo effettivo “stabilimento”.
    Dal punto di vista del titolo, la laurea in Italia ovviamente non ha bisogno di alcun riconoscimento, per cui il medico UE laureato in Italia, dopo aver superato anche l’esame di abilitazione, può immediatamente chiedere l’iscrizione all’Ordine professionale competente per territorio (quello della provincia dove risiede).

    Ipotesi n. 4 – Medici cittadini UE laureati nella UE
    Fermo restando quanto detto sopra relativamente al diritto di stabilimento, il fatto che la laurea sia stata conseguita non in Italia ma in un Paese UE impone al medico di chiederne il riconoscimento al Ministero della Salute, come descritto al punto n. 1.
    Siccome in questo caso si sta parlando di un medico non italiano e laureato all’estero, prima di poter ottenere l’iscrizione all’Ordine (e quindi di poter esercitare la professione in Italia) è necessario che dimostri di conoscere la lingua italiana e le normative che regolano l’esercizio della professione in Italia. Tale verifica è svolta dall’Ordine professionale a cui il medico rivolge domanda di iscrizione. Se tale verifica si conclude positivamente, l’Ordine procede alla sua iscrizione all’Albo. In caso contrario indica un termine entro il quale il medico deve sostenere una nuova verifica, dando tempo al richiedente di acquisire una buona padronanza della lingua e una buona conoscenza delle normative italiane.

    Ipotesi n. 5 – Medici cittadini UE laureati fuori della UE
    Fermo restando quanto detto sopra relativamente al diritto di stabilimento, il fatto che la laurea sia stata conseguita in un Paese non comunitario impone al medico di chiederne il riconoscimento al Ministero della Salute, come descritto al punto n. 2.
    Anche in questo caso, dopo il riconoscimento del titolo (o il superamento degli esami o verifiche integrative), è necessario svolgere la prova di verifica di conoscenza della lingua italiana e delle normative nazionali, come descritto al punto n. 4.

    Ipotesi n. 6 – Medici non UE laureati in Italia
    I medici cittadini non UE sono soggetti alle regole previste dalle leggi sull’immigrazione, per cui devono essere in possesso di un permesso di soggiorno in Italia in corso di validità.
    Ai fini dell’iscrizione agli Albi professionali, le tipologie di permessi di soggiorno considerate valide sono le seguenti:
    - Per motivi di lavoro (autonomo o subordinato) o in attesa di occupazione;
    - Per motivi familiari;
    - Per motivi di studio e formazione, limitatamente al periodo di studio e formazione, con la precisazione che tale tipologia di permesso di soggiorno consente al medico l’esercizio di attività lavorativa per un tempo non superiore a 20 ore settimanali e, comunque, per non più di 1040 ore di lavoro annue.
    Il permesso di soggiorno ha sempre una scadenza per cui deve essere periodicamente rinnovato presso la Questura. Il mancato rinnovo comporta la cancellazione dall’Albo e, quindi, l’impossibilità di proseguire ad esercitare la professione in Italia.
    E’ ovviamente titolo valido anche la carta di soggiorno a tempo indeterminato, che sostituisce il permesso di soggiorno temporaneo.
    Per quanto riguarda il titolo di studio, la laurea conseguita in Italia non pone alcuna necessità di riconoscimento. Tuttavia bisogna valutare se tutto il corso di laurea è stato svolto in Italia oppure se una parte degli esami sono stati sostenuti all’estero e solo gli altri in Italia. In questo secondo caso, infatti, la frequenza solo parziale del corso di laurea in Italia consente l’iscrizione all’Albo del richiedente solo se congiunta al possesso di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro (autonomo o subordinato), in attesa di occupazione o per motivi familiari. Viceversa, se il medico è in possesso di un permesso di soggiorno per motivi di studio, lo svolgimento parziale del corso di laurea in Italia non consente l’iscrizione all’Albo professionale italiano.
    Infine è necessario verificare se il medico sia stato ammesso a frequentare il corso di laurea in Italia in soprannumero grazie ad una apposita autorizzazione e finanziamento del suo Paese di provenienza perché in questo caso il medico, una volta terminati gli studi, non può rimanere a lavorare in Italia ma deve rientrare nel suo Paese di origine, che gli ha finanziato gli studi.
    Tutti questi aspetti (regolarità del soggiorno, regolarità del titolo) sono valutati dal Ministero della Salute al quale l’Ordine chiede un previo parere prima di poter iscrivere all’Albo il richiedente, anche perché la normativa sull’immigrazione attribuisce al Ministero la valutazione circa la compatibilità con i flussi migratori in ingresso. Di conseguenza l’Ordine si attiene al parere espresso dal Ministero.

    Ipotesi n. 7 – Medici non UE laureati nella UE
    Per quanto riguarda i motivi del soggiorno in Italia, valgono le stesse indicazioni date al punto precedente.
    Per quanto riguarda, invece, il titolo di studio, è necessario il previo riconoscimento da parte del Ministero della Salute, come descritto al punto n. 1.
    Infine è necessario procedere alla verifica della conoscenza della lingua italiana, come descritto al punto n. 4.

    Ipotesi n. 8 – Medici non UE laureati fuori dalla UE
    Per quanto riguarda i motivi del soggiorno in Italia, valgono le stesse indicazioni date al punto n. 6.
    Per quanto riguarda, invece, il titolo di studio, è necessario il previo riconoscimento, come descritto al punto n. 2.
    Infine è necessario procedere alla verifica della conoscenza della lingua italiana, come descritto al punto n. 4.

    Caso particolare: laurea non comunitaria già riconosciuta da un Paese UE
    L’eventuale riconoscimento della laurea non comunitaria da parte di un Paese UE non comporta l’automatico riconoscimento del titolo anche in Italia.
    E’ perciò necessario che il medico presenti comunque al Ministero della Salute la domanda di riconoscimento come descritto al punto n. 2, facendo presente di aver già ottenuto il riconoscimento in un altro Paese UE.

    Caso particolare: lavoro occasionale in Italia
    Le direttive comunitarie prevedono che il medico cittadino UE possa liberamente svolgere atti medici in tutti i Paesi della UE, senza bisogno di stabilirsi in un Paese, ma svolgendo solo attività occasionali. In questo caso di parla di “Libera prestazione di servizi”.
    In questo caso il medico, che deve essere legalmente stabilito in uno Stato UE per esercitarvi la stessa professione, deve informare il Ministero della Salute con una dichiarazione preventiva (almeno 30 giorni prima di compiere atti medici in Italia) indicando luogo e data di esecuzione degli atti medici in Italia. Nel caso in cui sussistano tutte le condizioni previste dalla norma di riferimento, il Ministero della Salute comunica la propria decisione positiva circa l'effettuazione, in Italia, della libera prestazione dei servizi da parte del professionista.
    Il medico, a questo punto, può svolgere gli atti medici che ha dichiarato di voler eseguire, senza bisogno di iscriversi all’Ordine e senza bisogno di fissare la residenza in Italia e senza necessità di dimostrare di conoscere la lingua italiana.
    In casi di documentata urgenza, il medico può inoltrare al Ministero la sua dichiarazione anche entro un termine più breve dei 30 giorni ordinari.
    La modulistica per la dichiarazione della libera prestazione di servizi è disponibile sul sito internet del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/ProfessioniSanitariePubblico/.
    E’ opportuno sottolineare che l’esercizio della professione medica in Italia senza l’iscrizione all’Ordine è consentita solo e soltanto nel caso sopra descritto: per prestazioni occasionali rese da medici UE e previa comunicazione al Ministero della Salute. I medici non comunitari non possono svolgere alcun atto medico in Italia, nemmeno occasionale, se prima non abbiano ottenuto l’iscrizione all’Ordine (la quale, come visto sopra, è condizionata al riconoscimento del titolo, alla regolarità del soggiorno, all’accertamento della conoscenza della lingua italiana).

    Tempi per la valutazione delle istanze
    La domanda di iscrizione all’Albo presentata all’Ordine per tutti i casi sopra descritti, necessita di una adeguata istruttoria che consiste nella verifica dei dati autocertificati dal medico e, quando necessario, nell’acquisizione del previo parere favorevole da parte del Ministero della Salute.
    Tale attività istruttoria può necessitare di più o meno tempo, in dipendenza della semplicità o complessità del caso specifico.
    In ogni caso l’Ordine delibera definitivamente sull’accoglimento o il rigetto dell’istanza entro il termine legale massimo di tre mesi dalla data di presentazione della domanda.

    CITAZIONE (co3 @ 7/4/2017, 00:38) 
    Ps qualcuno sa dirmi qualcosa sulle università in Spagna?

    www.studentville.it/blog/news-8/stu...ccesso-5119.htm
     
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  8. co3
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    Grazie mille GGR
     
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  9. ninocarlino
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    Si Co3, sono la mamma, quella che detesta le scorciatoie...ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda la Spagna, una amica di mio figlio, il grande, studia alla internazionale di Madrid, una università privata che, a detta della madre, costa un occhio della testa. Tenuto conto di quanto i tuoi familiari possano permettersi cure costose ogni dove(chissà quanti ti avranno invidiato)immagino che per te non sarà un problema. Lei frequenta il corso di odontoiatria che è tenuto in inglese, ha dovuto impararlo in loco, perché aveva una preparazione scolastica, ma si è trovata comunque benissimo e per didattica e per strutture a disposizione, inoltre, visti i costi, gli iscritti per anno sono pochissimi e quindi seguitissimi. Non esiste test, ma colloquio preliminare. Questo è quanto posso riportare, qualora dovesse davvero interessarti, credo non avrà difficoltà a fornirti tutte le informazioni che ti servono. Grazie a GGR, informazioni preziose!!!!!!Ma dove le prendi?
     
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  10. Filippo1992
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    il riconoscimento della laurea comunitaria è già garantito alla MUS dai paesi dell'unione europea ( ha aderito all'ects ecc ecc) e se proprio li vuoi ci sono gia dei precedenti....non sai di che parli, te lo ridico! e poi non si parla di esercitare, una volta che ti laurei non puoi esercitare nemmeno se prendi la laurea in italia ....!!! ma laureato qui puoi tranquillamente fare il test di specializzazione in italia, ci sono dei precedenti ripeto se proprio li vuoi...sia in italia che in inghilterra che in germania che dove ti pare...perchè scusa se te prendi una laurea in italia secondo te non puoi andare a specializzarti e poi a lavorare chesso in inghilterra per dire?? ma di cosa si parla?? e sei presuntuosa "ggr" perchè fai quella con la verità nel taschino semplicemente perche sai fare un copia/incolla, quando in realtà non sai nulla, ribadisco!

    al di la di questo rispondo a co3 che è l'unico che ha fatto domande sensate...

    la lingua è un po un casino, soprattutto all'inizio...anche se il cirillico lo impari subito che alla fine è anche divertente, la grammatica bulgara è un po laboriosa. Ma tieni in considerazione che all'università seguirai un corso di bulgaro i primi due anni, e solo dopo al terzo anno avrai effettivamente più bisogno di usarlo, ma sicuramente lo saprai abbastanza per fare anamnesi ecc al paziente. Per tutto il resto del tempo qui si parla inglese, sia in ambito universitario chiaramente(con dottori,insegnanti, agli esami) che non, tanta gente qui sa l'inglese (forse perche anche i film,serie ecc per i bulgari sono tutti in inglese), soprattutto i ragazzi.

    per quanto riguarda il costo, qui rispondo anche allla presuntuosa quassu (la mitica ggr), io sono venuto in bulgaria proprio perchè costava poco e la mia famiglia non poteva permettersi di mandarmi in nessun altro posto in europa! compresa la spagna che era la seconda opzione per spesa economica ,ma comunque di gran lunga fuori dalla nostra portata!. In fin dei conti stare qui mi costa più o meno come se mi fossi trasferito rimanendo in italia ma in un'altra citta...un appartamento costa 150-200€ o anche meno al mese, l'università costa 8000 e questi praticamente son tutti i costi perche tutto il resto qua costa davvero poco..fai conto che è tutto la metà, ma anche meno della metà rispetto all'italia. Per dire, in bulgaria è piena di pensionati italiani che vengono a vivere qui perchè con le loro pensioni qua ci stanno alla grande, mentre in italia fanno la fame... e poi comunque in ogni caso puoi chiedere un prestito e restituirlo quando ti sarai laureato e lavorerai, come ormai fanno tanti.. dover restituire un prestito di qui contro un prestito se vai in inghilterra è tutta un'altra cosa direi.. infatti ci sono un sacco di inglesi alla MUS anche per questo motivo..

    spero di esserti stato utile

    ps comunque lo riposto perchè tutto quello che dico è scritto anche qui e non so per quanto continuero a stare dietro a questo blog...sinceramente penso ancora poco...

    https://medicinasenzatest.wordpress.com/
     
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    CITAZIONE (Filippo1992 @ 7/4/2017, 13:45) 
    il riconoscimento della laurea comunitaria è già garantito alla MUS dai paesi dell'unione europea ( ha aderito all'ects ecc ecc) e se proprio li vuoi ci sono gia dei precedenti....non sai di che parli, te lo ridico! e poi non si parla di esercitare, una volta che ti laurei non puoi esercitare nemmeno se prendi la laurea in italia ....!!! ma laureato qui puoi tranquillamente fare il test di specializzazione in italia, ci sono dei precedenti ripeto se proprio li vuoi...sia in italia che in inghilterra che in germania che dove ti pare...perchè scusa se te prendi una laurea in italia secondo te non puoi andare a specializzarti e poi a lavorare chesso in inghilterra per dire?? ma di cosa si parla?? e sei presuntuosa "ggr" perchè fai quella con la verità nel taschino semplicemente perche sai fare un copia/incolla, quando in realtà non sai nulla, ribadisco!

    al di la di questo rispondo a co3 che è l'unico che ha fatto domande sensate...

    la lingua è un po un casino, soprattutto all'inizio...anche se il cirillico lo impari subito che alla fine è anche divertente, la grammatica bulgara è un po laboriosa. Ma tieni in considerazione che all'università seguirai un corso di bulgaro i primi due anni, e solo dopo al terzo anno avrai effettivamente più bisogno di usarlo, ma sicuramente lo saprai abbastanza per fare anamnesi ecc al paziente. Per tutto il resto del tempo qui si parla inglese, sia in ambito universitario chiaramente(con dottori,insegnanti, agli esami) che non, tanta gente qui sa l'inglese (forse perche anche i film,serie ecc per i bulgari sono tutti in inglese), soprattutto i ragazzi.

    per quanto riguarda il costo, qui rispondo anche allla presuntuosa quassu (la mitica ggr), io sono venuto in bulgaria proprio perchè costava poco e la mia famiglia non poteva permettersi di mandarmi in nessun altro posto in europa! compresa la spagna che era la seconda opzione per spesa economica ,ma comunque di gran lunga fuori dalla nostra portata!. In fin dei conti stare qui mi costa più o meno come se mi fossi trasferito rimanendo in italia ma in un'altra citta...un appartamento costa 150-200€ o anche meno al mese, l'università costa 8000 e questi praticamente son tutti i costi perche tutto il resto qua costa davvero poco..fai conto che è tutto la metà, ma anche meno della metà rispetto all'italia. Per dire, in bulgaria è piena di pensionati italiani che vengono a vivere qui perchè con le loro pensioni qua ci stanno alla grande, mentre in italia fanno la fame... e poi comunque in ogni caso puoi chiedere un prestito e restituirlo quando ti sarai laureato e lavorerai, come ormai fanno tanti.. dover restituire un prestito di qui contro un prestito se vai in inghilterra è tutta un'altra cosa direi.. infatti ci sono un sacco di inglesi alla MUS anche per questo motivo..

    spero di esserti stato utile

    ps comunque lo riposto perchè tutto quello che dico è scritto anche qui e non so per quanto continuero a stare dietro a questo blog...sinceramente penso ancora poco...

    https://medicinasenzatest.wordpress.com/

    Ti consiglio di frequentare a Sofia anche un corso di buone maniere (dovrebbe essere gratis per quello che paghi).

    La tua mi sembra piu' una forma pubblicitaria che voglia di informare sensata.

    P.s. io non ho offeso nessuno. Cerca di fare altrettanto. Grazie.

    Edited by GGR - 7/4/2017, 14:42
     
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  12. Filippo1992
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    ti sembra pubblicitario solo perchè parlo bene della bulgaria e quindi ci deve essere qualcosa sotto per forza secondo la vostra mentalità chiusa, se stessi parlando dell'inghilterra nessuno direbbe niente....io cerco di dare una mano e l'unica cosa che trovo sono critiche e insinuazioni senza nemmeno una conoscenza di base...scusa ma perdo anch'io la pazienza, sono un essere umano.
     
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  13. ninocarlino
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    Meglio non commentare!!!!!!! P.s. GGR hai anche qualche informazione o sito al quale attingere per le specializzazioni all'estero? L'anno prossimo sarà il mio più pressante impegno cercare un sito di preziose informazioni pari a questo. Fino ad ora non mi pare esista nulla di paragonabile!
     
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  14. co3
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    CITAZIONE (ninocarlino @ 7/4/2017, 13:23) 
    Si Co3, sono la mamma, quella che detesta le scorciatoie...ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda la Spagna, una amica di mio figlio, il grande, studia alla internazionale di Madrid, una università privata che, a detta della madre, costa un occhio della testa. Tenuto conto di quanto i tuoi familiari possano permettersi cure costose ogni dove(chissà quanti ti avranno invidiato)immagino che per te non sarà un problema. Lei frequenta il corso di odontoiatria che è tenuto in inglese, ha dovuto impararlo in loco, perché aveva una preparazione scolastica, ma si è trovata comunque benissimo e per didattica e per strutture a disposizione, inoltre, visti i costi, gli iscritti per anno sono pochissimi e quindi seguitissimi. Non esiste test, ma colloquio preliminare. Questo è quanto posso riportare, qualora dovesse davvero interessarti, credo non avrà difficoltà a fornirti tutte le informazioni che ti servono. Grazie a GGR, informazioni preziose!!!!!!Ma dove le prendi?

    La ringrazio per le indicazioni riportate sulla Spagna, nonostante ciò, trovo inoportuni i suoi svariati interventi sarcastici e non produttivi. Ritenendo una scorciatoia i ragazzi che finiscono all'estero a studiare ( sottoponendo loro e le loro famiglie a esosi esborsi di denaro senza considerare lo stress della lontananza) o che fanno ricorso per ottenere il bene della loro vita, trovo ingeneroso ed evitabile il disappunto. Per quanto riguardo ciò che ho riportato sulle scelte dei miei familiari sulle cure all'estero non era certamente fatto per suscitare invidia, sempre se si possa provare invidia ad avere un familiare ammalato, che pur avendo le disponibilità economiche, sempre ammalato rimane (se l'ha provata me ne dolgo per Lei) tanto meno increscioso far uguaglianza:
    cure estere=soldi=famiglia ricca, le apro un mondo, esistono assicurazioni private non a costi elevati e le Asl concedono rimborsi in base a certe patologie. Nonostante ciò, non mentirò, e ammetto che potrei andare ovunque a studiare, ma adoro la mia terra, amo la mia famiglia e non capisco perchè dovrei abbandonare i luoghi che il mio destino di nascita mi ha concesso, sono stato educato a curare l'orto che si possiede con la passione e il duro lavoro e conta poco dove si fa del bene l'importante e farlo. Credo che Filippo possa essere un vero studente di medicina di Sofia e lo ringrazio per le informazioni che ha riportato e cmq supponendo invece fosse un venditore di corsi sta al buon senso di ogni studente saper scegliere, informarsi e valutare
     
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  15. ninocarlino
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    Per molti aspetti sono d'accordo con te, ferme le mie convinzioni sulle scelte alternative e sopra a tutto infastidita dal sentirmi quasi in difetto per aver mantenuto un figlio a Pavia invece che a Sofia, dove sembra davvero esistere il paradiso. Non sono assolutamente contraria ai ricorsi, mio figlio è un ricorsista!!!!! A proposito, noi abbiamo stipulato 4 assicurazioni sanitarie e ti garantisco che nel bilancio di una famiglia normale incidono molto e non mi riferisco alla mia, anzi, il rispetto che provo nei confronti di chi non ha vissuto una vita di privilegio è tale da continuare a dannarmi per chi, nonostante il merito, sia stato scavalcato da chi i ricorsi se li può permettere.Ancora una precisazione, si, purtroppo si, ho avuto e ho un familiare malato, tanto che neanche lo puoi immaginare e lo curo qua nella mia terra, come dici tu, perché credo nell'eccellenza italiana e nella preparazione delle nostre università. Con questo ritengo di aver già annoiato abbastanza, se vuoi informazioni più dettagliate sulla Spagna, fammi sapere.
     
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14 replies since 24/8/2016, 21:17   9796 views
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