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Cerco di stimolare un minimo di dibattito sull’IMAT che sembra interessare solo un limitatissimo numero di persone.
Lo faccio più per curiosità e passione per i numeri che per altro, ma soprattutto perché non si trovano notizie e magari a qualcuno può essere utile.
Riassumo qui le mie considerazioni - frutto degli egregi insegnamenti che sono rimasti scritti nel tempo e nello spazio di WAPI e Leoncino e che spero di non deludere - e le metto a disposizione di tutti, perché non mi va di tenerle per me.
Forse possono essere di aiuto a tutti per un minimo di orientamento … e sperando di non scrivere castronerie.
1) IMAT è un terno al lotto, se facciamo il rapporto tra partecipanti/posti disponibili.
I risultati del rapporto, guardando gli anni tra il 2017 ed il 2022, restituiscono un numero che va da 1 su 14 (anno 2021, 7% di possibilità) a 1 su 18 (anni 2017 e 2022, 5,55% di possibilità); va detto che in tale rapporto bisognerebbe escludere gli extra UE, ma non sappiamo quanti sono, perché non è stato mai comunicato.
2) Se consideriamo invece il rapporto tra il numero dei partecipanti e la chiusura della graduatoria, come Wapi ci ha insegnato, negli ultimi 6 anni scopriamo che si va da un minimo del 17,4% del 2017 ad un massimo del 27,7 % nel 2020, ma nel 2022 la percentuale è scesa a circa il 21% (12.226 partecipanti con chiusura della graduatoria al n. 2.574), diventando di fatto molto più complicato entrare ad IMAT (come WAPI aveva già scritto qualche tempo fa) piuttosto che a MED ITA (dove presumo che il rapporto quest’anno vada vicino ad oltre il 30%, posto che gli iscritti in graduatoria sono 56.590 e immagino che si possa arrivare oltre la posizione 18.000),
3) Mi sembra di non sbagliare se affermo che negli ultimi anni il numero di partecipanti extra UE – immaginando che la gran parte di chi fa il test all’estero in sedi extra UE sia effettivamente Extra UE – sia notevolmente aumentato. Ad esempio sui 12.226 del 2022 circa 3.300 hanno svolto il test in sede extra UE (quindi circa 1 su 4). Ciò non aiuta certamente a comprendere i numeri.
4) Utilizzando il metodo di WAPI e calcolando il rapporto tra posti disponibili e chiusura della graduatoria degli anni passati (2017-2022) viene fuori che, con i posti disponibili nel 2023 pari a 879, la chiusura della graduatoria di quest’anno di IMAT, mettendo tutte le sedi ovviamente, possa chiudere intorno alla posizione 3.350/3.400. Ma qui Wapi ci aiuterà.
Spero possano servire queste brevi considerazioni a chiunque tenti questo terno al lotto.
Ovviamente ci sono molte incognite quest’anno sull’IMAT per diversi motivi che sintetizzo:
1) Non è più Cambridge a preparare i test. Cosa cambierà? Saranno strutturalmente come quelli di MedIta, tradotti in inglese?
2) E’ cambiata la struttura stessa del test, diventando molto più tecnico (molte più domande di biologia, chimica fisica ed eliminazione di cultura generale, solo 5 di logica etc..). Come influenzerà i risultati?
3) Prova in netto ritardo temporale rispetto agli altri anni e circa il 30% dei posti in più. Come influiranno questi due fattori sul numero di iscrizioni?
4) Come si interfacceranno le due graduatoria IMAT/MEdITa per effetto di questo ritardo, posto che quando uscirà la graduatoria IMAT, MedIta sarà già allo scorrimento 8 o 9 ?.
Un saluto e un in bocca al lupo a tutti, sperando di essere stato minimamente utile.
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