Proposte legislative di superamento dell'Accesso Programmato.

Discussione sulle proposte di legge, vere o presunte, di abrogazione o modifica dell'Accesso Programmato

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    Le proposte che, a fine 2023-inizio 2024, sono presenti in Parlamento, sul tema modifiche all’ Accesso Programmato, sono 4.

    Le prime 2 sono alla Camera.
    A.C. 1403 - Regione Campania - Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria
    https://documenti.camera.it/leg19/pdl/pdf/...9PDL0052610.pdf

    A.C. 1511 - Regione Sicilia - Disposizioni in materia di abolizione del numero chiuso o programmato per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle professioni sanitarie. Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264"
    https://documenti.camera.it/leg19/pdl/pdf/...9PDL0058160.pdf

    Le altre 2, più recenti, sono al Senato
    d.d.l. 915 Bucalo e altri (FdI) - Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia
    www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01392041.pdf

    d.d.l. 942 Marti e altri (Lega) - Modifica alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia e delega al Governo per l'organizzazione delle attività formative universitarie della facoltà medesima
    www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01397700.pdf

    A me, sembrano tutte proposte, diverse tra loro ma ugualmente improvvisate e raffazzonate, che probabilmente hanno il solo scopo di arrivare alle elezioni di giugno, raccogliendo qualche manciata di voti e, soprattutto, contrastando gli " avversari" o i "partner- avversari".
    Dubito ne sentiremo ancora parlare dopo l'estate.

    Sorte non diversa hanno avuto le proposte analoghe della passata legislatura, anzi i proponenti non sono più stati rieletti………..
    d.d.l 1213 Mallegni - Forza Italia - presentato: 4 giugno 2019 (Senato)- in sintesi: abolizione “numero chiuso” e istituzione sistema alla francese
    - d.d.l 1677 Pittoni e altri -Lega – presentato il 22 gennaio 2020 (Senato) – in sintesi: istituzione indirizzo biomedico nei licei con esami annuali durante gli ultimi 3 anni di liceo con ingresso diretto a Med per i vincitori
     
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    La "corsia preferenziale" riservata agli studenti di Licei Biomedici, (Classico o Scientifico), ad un certo punto sembrò essere ad un passo dal taglio del traguardo. Io sono uno di quelli che ci credette, ma sono in ottima compagnia. Decine di medici hanno iscritto i loro figli al biomedico. Tuttavia, devo ammettere che lo studio di logica, biologia, chimica e matematica è strutturato in maniera eccellente e mi illudo che alla fine l'obiettiva, mostruosa, difficoltà nell'affrontare questo percorso venga in qualche modo ricompensata.
     
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    CITAZIONE (Pierluigi67 @ 30/12/2023, 17:20) 
    La "corsia preferenziale" riservata agli studenti di Licei Biomedici, (Classico o Scientifico), ad un certo punto sembrò essere ad un passo dal taglio del traguardo. Io sono uno di quelli che ci credette, ma sono in ottima compagnia. Decine di medici hanno iscritto i loro figli al biomedico. Tuttavia, devo ammettere che lo studio di logica, biologia, chimica e matematica è strutturato in maniera eccellente e mi illudo che alla fine l'obiettiva, mostruosa, difficoltà nell'affrontare questo percorso venga in qualche modo ricompensata.

    Forse era qualche altra proposta.......
    Il ddl Pittoni NON ha mai neppure iniziato l'iter di discussione in Commissione
    www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/52696.htm
     
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    Di fatto, iniziarono a parlarne in maniera entusiastica nell'attuale scuola della mia seconda figlia, fieri ed orgogliosi di essere riusciti a strappare il "biomedico" al liceo che adesso sta frequentando la prima, (quella che ha fatto il Tolc 2023). Probabilmente le due migliori scuole nel raggio di parecchi chilometri. Fu una scelta non facile: alla fine optammo per la scuola che appariva più completa, anche se il livello di difficoltà era, come ho scritto, molto elevato. In fin dei conti anche l'altro Liceo era tutt'altro che facile.
     
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    Quello del percorso scolastico è tanto tanto simile alla proposta del governo Renzi circa il tfa sostegno, in quel caso un percorso universitario, il tutto poi cancellato dai governi che si sono avvicendati. Il problema di questo paese è proprio questo, la non continuità. Se si crede che con i percorsi liceali biomedici si abbia una via facilitata si sbaglia di grosso, ci sarà sempre uno sbarramento che gli studenti saranno chiamati a superare, senza illudersi troppo.
     
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    Da una parte una selezione durissima per entrare, dall’altra entrano tutti ma prima studiano in DAD….e poi hanno un numero di esami minimo per continuare gli studi.
    Sicuri che non sia meglio il sistema attuale con test (Tolc o quello che sia) e graduatoria? Almeno sai subito di che morte devi morire…
     
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    Un test non selezionerà mai il miglior medico bensì chi ha studiato e ha più fortuna e riesce quindi a performare meglio il/i giorni del concorso.

    Un medico, si metta l'anima in pace, nel corso della sua vita dovrà affrontare molti concorsi e di questi il test di ingresso è solo il primo.

    Uno sbarramento è necessario in quanto le università non sono in grado di erogare un servizio per un utenza maggiore rispetto a quella attuale.
    Se non ne siete a conoscenza in alcune sedi gli studenti seguono le lezioni in capannoni/tende o nei cinema per mancanza di strutture e di aule consone. I tirocini sono inesistenti e all'aumentare del numero di studenti si riducono le possibilità di frequentare qualsiasi reparto.

    Il numero aperto non può esistere per una serie di motivazioni. In Italia i medici CI SONO, siamo in linea con gli altri paesi Europei. In italia non vogliono assumere nel pubblico, i turni sono quindi massacranti per carenza di organico che deve comunque garantire i servizi e le prestazioni.
    Se aprono a tutti la fine sarà quella degli avvocati, tanti incompetenti sottopagati e una professione non più così attrattiva.

    Ritorniamo al modello di selezione.

    Prendiamo l'esempio della Francia, il numero PROGRAMMATO prevede 1 anno condiviso di scienze di base e una selezione a posteriori, per 8000 POSTI sulle materie affrontate. All'atto pratico un test di ingresso che taglia le gambe a molti ma con il rischio di perdere 1 anno. Il test si può riprovare per 2 anni consecutivi, poi si è out.

    Una selezione basata sul merito e sul risultato in termini di voti al termine del primo anno?
    Conferite un potere IMMENSO ai professori/baroni e l'oggettività va a farsi benedire.
    Anche in questo caso non sarà un buon medico solo chi prende tutti 30. Non sarà necessariamente un buon medico chi si laurea in corso, non sarà necessariamente un buon medico chi porta a termine il primo anno perché i problemi nella vita possono capitare a tutti.
    E sarà una lotta al massacro in barba al provare a vivere l'università nel modo più sereno possibile.

    Ormai sembra uno corsa ad anticipare il tutto. Come può un ragazzino <18 anni scegliere un liceo perché sa già cosa vuole fare da grande.
    Non stiamo correndo troppo?
    Ben vengano più possibilità durante l'ultimo anno di liceo, tuttavia non ci rendiamo conto che ormai i ragazzi non vivono più il liceo per quello che dovrebbe essere ma già dal 4o anno sono proiettati verso un test?!

    Preso atto che il TOLC sia un abominio sotto molti punti di vista. Ognuno ha i suoi tempi e imporre tempistiche fisse per determinate sezioni non ha senso, il coefficiente di equalizzazione pare un deus ex machina che decide delle sorti della singola persona. Mancanza di trasparenza in merito ai quesiti che possono essere errati,etc.

    Un test UGUALE per tutti a livello nazionale che valuti parametri oggettivi e non aleatori come la cultura generale è il meno peggio.

    Il problema con il numero aperto sarebbe poi in uscita.
    La stragrande maggioranza ignora cosa significhi il concorso di specializzazione.
    Un ulteriore lotta al massacro per le specializzazioni più gettonate. Fortunatamente oggi l'imbuto formativo non esiste più, anzi.
    Vi garantisco che l'aumento sconsiderato e non programmato dei posti, si traduce in una formazione mediocre in quanto l'epidemiologia delle malattie, salvo qualche variazione, è sempre la stessa. Significa che per visitare un paziente bisogna scannarsi tra 10 colleghi. Significa che in sala operatoria non si entra abbastanza frequentemente.
    Significa che si vuole saturare il sistema con personale non adeguatamente formato per garantire che la baracca vada avanti, sottopagando il personale, poi a nessuno interessa della qualità delle prestazioni, non lamentatevi quando dovrete girare 5 specialisti prima di risolvere una problema anche banale.
     
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    CITAZIONE (_Sea_ @ 31/12/2023, 07:59) 
    Un test non selezionerà mai il miglior medico bensì chi ha studiato e ha più fortuna e riesce quindi a performare meglio il/i giorni del concorso.

    Un medico, si metta l'anima in pace, nel corso della sua vita dovrà affrontare molti concorsi e di questi il test di ingresso è solo il primo.

    Uno sbarramento è necessario in quanto le università non sono in grado di erogare un servizio per un utenza maggiore rispetto a quella attuale.
    Se non ne siete a conoscenza in alcune sedi gli studenti seguono le lezioni in capannoni/tende o nei cinema per mancanza di strutture e di aule consone. I tirocini sono inesistenti e all'aumentare del numero di studenti si riducono le possibilità di frequentare qualsiasi reparto.

    Il numero aperto non può esistere per una serie di motivazioni. In Italia i medici CI SONO, siamo in linea con gli altri paesi Europei. In italia non vogliono assumere nel pubblico, i turni sono quindi massacranti per carenza di organico che deve comunque garantire i servizi e le prestazioni.
    Se aprono a tutti la fine sarà quella degli avvocati, tanti incompetenti sottopagati e una professione non più così attrattiva.

    Ritorniamo al modello di selezione.

    Prendiamo l'esempio della Francia, il numero PROGRAMMATO prevede 1 anno condiviso di scienze di base e una selezione a posteriori, per 8000 POSTI sulle materie affrontate. All'atto pratico un test di ingresso che taglia le gambe a molti ma con il rischio di perdere 1 anno. Il test si può riprovare per 2 anni consecutivi, poi si è out.

    Una selezione basata sul merito e sul risultato in termini di voti al termine del primo anno?
    Conferite un potere IMMENSO ai professori/baroni e l'oggettività va a farsi benedire.
    Anche in questo caso non sarà un buon medico solo chi prende tutti 30. Non sarà necessariamente un buon medico chi si laurea in corso, non sarà necessariamente un buon medico chi porta a termine il primo anno perché i problemi nella vita possono capitare a tutti.
    E sarà una lotta al massacro in barba al provare a vivere l'università nel modo più sereno possibile.

    Ormai sembra uno corsa ad anticipare il tutto. Come può un ragazzino <18 anni scegliere un liceo perché sa già cosa vuole fare da grande.
    Non stiamo correndo troppo?
    Ben vengano più possibilità durante l'ultimo anno di liceo, tuttavia non ci rendiamo conto che ormai i ragazzi non vivono più il liceo per quello che dovrebbe essere ma già dal 4o anno sono proiettati verso un test?!

    Preso atto che il TOLC sia un abominio sotto molti punti di vista. Ognuno ha i suoi tempi e imporre tempistiche fisse per determinate sezioni non ha senso, il coefficiente di equalizzazione pare un deus ex machina che decide delle sorti della singola persona. Mancanza di trasparenza in merito ai quesiti che possono essere errati,etc.

    Un test UGUALE per tutti a livello nazionale che valuti parametri oggettivi e non aleatori come la cultura generale è il meno peggio.

    Il problema con il numero aperto sarebbe poi in uscita.
    La stragrande maggioranza ignora cosa significhi il concorso di specializzazione.
    Un ulteriore lotta al massacro per le specializzazioni più gettonate. Fortunatamente oggi l'imbuto formativo non esiste più, anzi.
    Vi garantisco che l'aumento sconsiderato e non programmato dei posti, si traduce in una formazione mediocre in quanto l'epidemiologia delle malattie, salvo qualche variazione, è sempre la stessa. Significa che per visitare un paziente bisogna scannarsi tra 10 colleghi. Significa che in sala operatoria non si entra abbastanza frequentemente.
    Significa che si vuole saturare il sistema con personale non adeguatamente formato per garantire che la baracca vada avanti, sottopagando il personale, poi a nessuno interessa della qualità delle prestazioni, non lamentatevi quando dovrete girare 5 specialisti prima di risolvere una problema anche banale.

    Ma certamente. Infatti rimarrà numero chiuso e test con graduatoria nazionale. Speriamo soltanto che le borse di studio per le specializzazioni siano sempre costantemente sufficienti.
     
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    Per provare a ragionare sui test d’ammissione in ambito sanitario, dando per scontato che una selezione sia necessaria, occorre partire dai “basics”.

    Quali sono le regole di base ??
    A cosa dovrebbe servire il test d’ammissione ??

    Il punto di partenza, immutabile e imprescindibile, è l’art 34 della Costituzione che, in sostanza, dice che all’Università hanno diritto di accedere “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”.
    L’altro unico riferimento è la Legge 264/1999, praticamente immutata da decenni, che detta le regole sull’Accesso Programmato e all’art 4 dice: “L'ammissione ai corsi……. è disposta …..previo superamento di apposite prove di cultura generale, sulla base dei programmi della scuola secondaria superiore, e di accertamento della predisposizione per le discipline oggetto dei corsi”.
    Questa è una Legge e quindi è modificabile dal Parlamento con un’altra legge, non certamente dal Governo o dal Ministro con qualche decreto…..

    Quindi il punto fermo è il dover selezionare i “capaci e meritevoli” mentre sul “come selezionarli” il Parlamento ha ampio margine di manovra……..

    Ne deriva che la domanda chiave è: “capaci di far cosa” ??
    Se selezioniamo futuri medici, la risposta dovrebbe essere: quelli che, a 18 anni, mostrano, per caratteristiche ed abilità personali, il POTENZIALE di diventare buoni medici o buoni chirurghi.
    Certamente più difficile è identificare il significato di “buon medico” o “buon chirurgo” ma non impossibile…….

    In ogni caso, questo ragionamento mi porta a dire che non serve allo scopo un test basato su NOZIONI o conoscenze, comunque acquisite, ma il test dovrebbe essere finalizzato ad individuare ATTITUDINI e inclinazioni innate a svolgere una professione che, certamente, non è da tutti.

    In altri termini, vogliamo selezionare i “secchioni” che sanno a memoria l’Anastasi o il Gray (anatomia) oppure coloro che mostrano un’attitudine al pensiero scientifico, al ragionamento logico, al pensiero veloce, una capacità di gestire le criticità, di reggere lo stress, di analizzare le cause profonde alla base degli effetti……..

    E’ una strada opposta al metodo francese e a quello prefigurato dal ddl di Fratelli d’Italia (915): in 3 mesi segui 3 corsi con 30 CFU (Anatomia, Biologia e Fisica) e, poi, solo chi ha superato i 3 esami, a gennaio partecipa ad un test di selezione basato sulla CONOSCENZA delle STESSE materie…….

    A ben vedere, già la L. 264/99, univa alle “prove di cultura generale” (certamente datate), l’”accertamento della PREDISPOZIONE” agli argomenti di Med.
    Cos’è la “predisposizione” se non l’accertamento di attitudini??
    Non sembra proprio che il “modello” del 1999 fosse, già allora, basato su nozioni di biologia, chimica, ecc….. quelle le impari facilmente “dopo” esser entrato!!

    Non sarebbe neppur troppo difficile passare da test nozionistici a test attitudinali: sarebbe sufficiente, invece di guardare al modello francese, fare 2 passi in più e “copiare” il modello inglese anzi, a dirla tutta, si potrebbe, fin da subito, sostituire il Tolc con Ucat, affidando tutta la gestione agli inglesi (come è già stato fatto, in passato, per anni)
    Se vogliamo stare più vicini a noi, in Svizzera, usano, da parecchi anni, un test attitudinale in quelle facoltà di medicina che limitano gli accessi: anche in questo caso, il test non è basato sulle conoscenze gia acquisite bensì, al contrario, sulla capacità di acquisire nuove conoscenze, sulla capacità di risolvere nuovi problemi e sulla capacità di addentrarsi in ambiti sconosciuti.
    In Italia, un modello di test d’accesso attitudinale è quello adottato, da anni, da Humanitas, diviso in 2 parti: Scientific Thinking e Academic Literacy, senza Biologia, Chimica…ecc.

    Se qualcuno è interessato, il programma del test Humanitas è in fondo al Bando:
    https://www.hunimed.eu/wp-content/uploads/..._Concorso-1.pdf
    Qui c’è qualche breve informazione su Ucat
    https://en.wikipedia.org/wiki/University_C...l_Aptitude_Test
    https://www.ucat.ac.uk/about-ucat/test-for...between%20forms
    Qui, se a qualcuno interessa, ci sono notizie sul test attitudinale svizzero per l’accesso a medicina
    https://www.swissuniversities.ch/it/serviz...ruttura-del-ams
    https://www.swissuniversities.ch/fileadmin...Info2023_it.pdf
     
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    Sono completamente d'accordo con l'idea che i test d'ammissione non solo in Medicina ma anche in altre facoltà debbano misurare non tanto il possesso di nozioni ( che si presuppone vengano poi acquisite all'università) ma al contrario la capacità di analisi, di critica, di ragionamento fuori dagli schemi, di problem solving. In ambito sanitario queste capacità ovviamente sono ancor più importanti.
    Aggiungo a queste considerazioni un'altra riflessione.
    Viviamo in un contesto di accelerazione nell'adozione di sistemi d'intelligenza artificiale e del machine learning e il settore farmaceutico e le professioni mediche saranno tra gli ambiti più "impattati" dall'adozione di tali sistemi. A maggior ragione allora sarà indispensabile interrogarsi su quali capacità un medico dovrà avere in un mondo in cui sulle nozioni sarà immenso l'aiuto dell'AI ed il medico lavorerà a braccetto con tali sistemi.
    Comprendo che la soluzione sia tutt'altro che semplice ma primi d'imbarcarsi in un cambiamento (vedi ddl per sistema alla francese) che riporta comunque al centro della selezione le nozioni, bisognerebbe, come ha ben argomentato Wapi, chiedersi quali capacità oggi i medici in primis debbano avere ( e ripeto questa diagnosi non può prescindere dai progressi della tecnologia) e solo dopo disegnare un sistema di selezione adeguato.
    Sinceramente se penso ai sistemi di selezione in Italia, pre e Tolc Med, non mi sembra azzardato dire che siamo completamente fuori strada.
     
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    CITAZIONE (Sottana @ 2/1/2024, 10:57) 
    ..........................................................
    Viviamo in un contesto di accelerazione nell'adozione di sistemi d'intelligenza artificiale e del machine learning e il settore farmaceutico e le professioni mediche saranno tra gli ambiti più "impattati" dall'adozione di tali sistemi. A maggior ragione allora sarà indispensabile interrogarsi su quali capacità un medico dovrà avere in un mondo in cui sulle nozioni sarà immenso l'aiuto dell'AI ed il medico lavorerà a braccetto con tali sistemi.
    .........................................................

    Sul tema “tecnologia” con me non sfondi una porta aperta, bensì un portone spalancato da anni…..
    Gli attuali programmi di Medicina sono molto datati ed è, praticamente, assente la "tecnologia" che è invece sempre piu presente sia in chirurgia che in diagnostica.
    Senza padroneggiare la tecnologia, il medico rischia di diventare un mero esecutore inconsapevole
    Copio e incollo un vecchio post che ripropongo periodicamente.

    "Quello che è certo è che gli attuali programmi di medicina NON sono aggiornati: sono quelli stabiliti dai Decreti del 2004/2007 ma in realtà sono cambiati più nella forma che nella sostanza rispetto a quelli del 1986 quando venne emanata la “Nuova Tabella XVIII” che, già nel nome, richiamava la storica Tabella XVIII della riforma Gentile degli anni ’20-’30……..
    Già da queste due righe, si intuisce che l’esigenza di modernizzazione è concreta……

    E’ vero che il corpo umano è sempre lo stesso però, anche solo in quest’ultimo secolo, sia la diagnostica che la chirurgia, hanno avuto un’enorme evoluzione TECNOLOGICA.
    Negli attuali programmi di medicina, la tecnologia è praticamente assente.
    Non è un caso che, nel 2019, sia partito, in modo volontaristico, il corso Humanitas MedTec, in collaborazione con il Politecnico di Milano
    Non è un caso che l’anno successivo sia stato seguito da Sapienza HT sulla stessa falsariga e poi da alcuni altri corsi che cercano di ampliare le competenze tecniche dei medici (FedericoII Tec, Palermo HT, Messina BioTec…….).
    Sono certo che altri seguiranno
    E’ reale l’esigenza di un medico con competenze tecnologiche adeguate al continuo sviluppo di strumenti ed apparecchiature diagnostiche e terapeutiche; uno degli obiettivi è di evitare il rischio che il medico (e soprattutto il chirurgo) diventi un semplice esecutore o spettatore, senza avere il dominio di ciò che fa ….."

    Bene !!
    Uno dei tanti punti del PNRR è la riforma delle Classi dei corsi di laurea ovvero la modernizzazione e l’adeguamento dei programmi dei CdL.
    Forse è la volta buona che anche Medicina si adegua ai tempi!!
    Circa 10 giorni fa, sono usciti i decreti con le NUOVE classi dei CdL riformate !!
    Confesso che mi sono avvicinato con entusiasmo e mi sono subito ritratto disgustato…….
    Mi ha preso una “botta di nervoso” e non ho approfondito per cui potrei sbagliarmi; se qualcuno ha tempo e voglia di fare un confronto dettagliato gliene sarei grato !!
    A prima vista, è cambiato ben poco, per non dire quasi niente. I “baroni” continuano ad imperversare ed impediscono ogni miglioramento
    Solo , in fondo, in fondo, nell’ultimo capitolo, c’è un barlume di tecnologia che, potendolo fare, molte Uni ignoreranno

    https://www.mur.gov.it/it/news/mercoledi-2...delle-classi-di
    Il Decreto “nostro” è il secondo: DM 1649.
    Medicina appartiene alla classe LM 41 – è a pag 236 del file allegato al decreto
     
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    Leggendo l'allegato al decreto segnalato da Wapi, prima di entrare nel dettaglio delle attività formative previste per Medicina, merita un passaggio quanto previsto al punto: Conoscenze e competenze richieste per l'accesso a tutti i corsi della classe

    " Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola secondaria superiore e avere capacità di logica e conoscenze scientifiche relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, come fornite della Scuola secondaria superiore. Lo studente che aspira ad iscriversi a un corso di laurea in Medicina e Chirurgia dovrebbe essere dotato di buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove conoscenze e informazioni riuscendo a valutarle criticamente, come indicato dalle linee di pensiero internazionali".

    Interessante da notare che alcune delle capacità di cui abbiamo parlato nei post precedenti sono citate nel decreto ma non sono sicuramente oggetto di valutazione ai fini dell'ammissione a Medicina : sono a mio avviso più importanti delle prime che invece rappresentano le uniche conoscenze ad essere valutate.
    Quindi al momento i test d'ammissione a Medicina selezionano i ragazzi in base alle conoscenze e non in base alle capacità che sono di fondamentale importanza nella professione medica, con il grande limite che le conoscenze si acquisiscono mentre alcune capacità sono spesso innate o sviluppate negli anni della crescita.

    Già solo questo capoverso dà l'idea di come sia complicata la valutazione delle capacità e conoscenze per l'ingresso a Medicina e quindi parlare di diritto allo studio per giustificare l'eliminazione dei test di selezione sembra davvero fuori luogo.
     
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    https://www.corriere.it/scuola/universita/...c2b8b830c.shtml

    Il prossimo test di medicina, se confermate le indiscrezioni, va proprio nella direzione opposta a quella di cui scrivevamo nei post precedenti. Anzi, di più…non premiamo le capacità critiche etc..non le conoscenze bensì la Memoria…🤣🤣🤣
     
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    Avete letto le dichiarazioni di oggi, riguardo i futuri metodi di accesso alla facoltà? Secondo me con tutte queste proteste e ricorsi hanno fatto più danni che altro.
     
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    CITAZIONE (Ruano @ 6/1/2024, 15:24) 
    ........................................... Secondo me con tutte queste proteste e ricorsi hanno fatto più danni che altro.

    Per me, sbagli in pieno il legame “causa –effetto”
    Le “proteste e i ricorsi” erano ben giustificati se c’è già una sentenza che ha distrutto il metodo Tolc e un ministro che lo ammette, ORA, quando i "buoi sono scappati", dopo non aver mosso un dito per più di un anno per "chiudere la stalla"
    Chi si è opposto doveva “subire e tacere”, prevedendo che al peggio non c’è mai fine ??

    Se nel 2024, 25, 26…… uscirà un metodo peggiore del Tolc 2023 (sembrava impossibile, ma forse ci riescono), la “causa” non è certo di chi ha, giustamente, protestato e ha fatto ricorso.
    La causa è SOLO di chi progetta questo nuovo metodo o di chi fa proposte assurde in Parlamento per ramazzare una manciata di voti.
    Sarebbe molto più semplice copiare i metodi che funzionano da tempo, SE lo scopo fosse far funzionare bene le Università pubbliche e la Sanità pubblica……..
    Il vero problema è il “SE”……
     
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54 replies since 30/12/2023, 17:07   7059 views
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